La piantagione e la propagazione della dalia
La messa a dimora dei tuberi e la successiva propagazione delle dalie sono due momenti fondamentali che determinano il successo dell’intera stagione di coltivazione. Una piantagione eseguita correttamente pone le basi per una crescita vigorosa e una fioritura spettacolare, garantendo che la pianta si stabilisca rapidamente nel suo nuovo ambiente. Comprendere il momento giusto per piantare, la profondità adeguata e la corretta preparazione del sito sono passaggi cruciali. Allo stesso tempo, padroneggiare le tecniche di propagazione, come la divisione dei tuberi o la talea, permette non solo di moltiplicare le proprie piante preferite, ma anche di rinvigorire i cespi più vecchi, assicurando anno dopo anno una performance ottimale nel proprio giardino.
Il successo della piantagione inizia con la scelta di tuberi di alta qualità. Al momento dell’acquisto o quando si prelevano dalla conservazione invernale, è necessario ispezionare attentamente ogni tubero. Un tubero sano deve essere sodo al tatto, senza segni di marciume, muffa o avvizzimento. Ogni tubero, o gruppo di tuberi, deve possedere almeno una gemma visibile, spesso chiamata “occhio”, situata nella parte superiore, vicino al punto in cui si collegava il vecchio stelo. Senza queste gemme, il tubero non germoglierà, quindi è un dettaglio a cui prestare la massima attenzione per non sprecare lavoro e spazio in giardino.
Il tempismo della piantagione è un altro fattore critico. Le dalie sono estremamente sensibili al gelo, quindi i tuberi non devono essere messi a dimora fino a quando il rischio di gelate tardive non è completamente passato e il terreno si è riscaldato ad una temperatura di almeno 15°C. Generalmente, questo periodo coincide con la fine della primavera, a seconda del clima locale. Piantare troppo presto espone i tuberi al rischio di marciume in un terreno freddo e umido, mentre piantare troppo tardi può ritardare significativamente l’inizio della fioritura, riducendo la durata complessiva dello spettacolo floreale.
La preparazione del sito di impianto è altrettanto importante. Come già accennato, le dalie richiedono un’esposizione in pieno sole e un terreno fertile e ben drenato. Prima di scavare la buca, è essenziale lavorare il terreno, arricchendolo con compost o letame maturo. La buca per la piantagione dovrebbe essere leggermente più grande del tubero stesso, con una profondità di circa 15-20 centimetri. Sul fondo della buca è utile aggiungere una manciata di concime a basso contenuto di azoto e ricco di fosforo e potassio, per stimolare lo sviluppo delle radici e la futura fioritura.
Al momento della messa a dimora, il tubero va posizionato orizzontalmente nella buca, con le gemme di crescita rivolte verso l’alto. Se si sta piantando un intero cespo non diviso, lo stelo dell’anno precedente deve essere posizionato verticalmente. Dopo aver posizionato il tubero, lo si ricopre con la terra precedentemente rimossa, senza compattarla eccessivamente. Un errore comune è quello di irrigare abbondantemente subito dopo la piantagione; è invece fondamentale non annaffiare il tubero fino a quando non compaiono i primi germogli fuori dal terreno, per evitare il rischio di marciumi.
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La divisione dei tuberi
La divisione dei cespi di tuberi è il metodo di propagazione più comune e affidabile per le dalie. Questa operazione non solo permette di ottenere nuove piante identiche alla pianta madre, ma è anche una pratica salutare che previene l’eccessivo affollamento del cespo, che con il tempo può portare a una riduzione della vigoria e della fioritura. Il momento migliore per dividere i tuberi è in primavera, poco prima della piantagione, quando le gemme di crescita (gli “occhi”) sono gonfie e ben visibili, rendendo più facile identificare le porzioni vitali.
Per procedere con la divisione, è necessario munirsi di un coltello affilato e disinfettato o di un paio di cesoie robuste. Si osserva attentamente la corona del cespo, ovvero la parte superiore da cui si dipartono i tuberi, per individuare le gemme. Ogni sezione che si andrà a creare deve avere almeno un tubero sano e una porzione della corona con almeno una gemma. Non è sufficiente piantare un singolo tubero se questo non è attaccato a una parte della corona con una gemma, poiché è da lì che si svilupperà il nuovo germoglio.
Con un taglio netto e deciso, si separa il cespo in più sezioni, assicurandosi che ogni divisione rispetti il criterio di avere almeno un tubero e una gemma. È possibile ottenere da due a più di dieci nuove piante da un singolo cespo, a seconda delle sue dimensioni e del numero di gemme presenti. Dopo il taglio, è buona pratica lasciare asciugare le superfici di taglio per qualche ora o spolverarle con zolfo in polvere o polvere di carbone per prevenire infezioni fungine e favorire la cicatrizzazione. Questo semplice passaggio aumenta notevolmente il tasso di successo della propagazione.
Una volta divise e preparate, le nuove sezioni di tuberi sono pronte per essere piantate seguendo le stesse indicazioni valide per i tuberi interi. Questo metodo di propagazione garantisce che le nuove piante mantengano inalterate tutte le caratteristiche della varietà originale, come il colore, la forma del fiore e le dimensioni della pianta. Dividere i propri tuberi ogni anno o due è un modo eccellente per espandere la propria collezione, condividere le piante con altri appassionati e assicurarsi che i propri cespi di dalie rimangano giovani, sani e produttivi.
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La propagazione per talea
La propagazione per talea è un’altra tecnica molto efficace per moltiplicare le dalie, particolarmente apprezzata dai coltivatori professionisti perché permette di ottenere un gran numero di piante da un singolo tubero. Questo metodo consiste nel prelevare giovani germogli dalla base dei tuberi e farli radicare per creare nuove piante indipendenti. Il processo inizia a fine inverno o inizio primavera, posizionando i tuberi in un vassoio con terriccio umido e mantenendoli in un luogo caldo e luminoso, come una serra o un davanzale, per stimolare il risveglio delle gemme e l’emissione di nuovi germogli.
Quando i germogli basali hanno raggiunto un’altezza di circa 8-10 centimetri e hanno sviluppato almeno due o tre coppie di foglie, sono pronti per essere prelevati. Utilizzando un coltello affilato o un bisturi, si taglia il germoglio il più vicino possibile alla sua base, cercando di includere una piccola porzione del tubero stesso, nota come “tallone”. Questo piccolo pezzo di tessuto del tubero contiene ormoni naturali che favoriscono una radicazione più rapida e sicura. In alternativa, si può tagliare il germoglio appena sopra la prima coppia di foglie, lasciando la base sul tubero, che spesso produrrà nuovi germogli.
Una volta prelevata la talea, si rimuovono le foglie inferiori per ridurre la traspirazione e si immerge la base in una polvere di ormoni radicanti, sebbene questo passaggio non sia sempre strettamente necessario per le dalie. La talea viene quindi inserita in un vasetto riempito con un substrato leggero e ben drenante, come una miscela di torba e perlite o sabbia. È importante mantenere il substrato costantemente umido, ma non zuppo d’acqua, e coprire il vasetto con un sacchetto di plastica trasparente o metterlo in una mini-serra per creare un ambiente umido che favorisca la radicazione.
Nel giro di due o tre settimane, in condizioni ottimali di luce e calore, la talea svilupperà il proprio apparato radicale. Si può verificare l’avvenuta radicazione tirando delicatamente la talea: se oppone resistenza, significa che le radici si sono formate. A questo punto, si può rimuovere la copertura e iniziare ad acclimatare gradualmente la nuova piantina all’ambiente esterno. Le piante ottenute da talea cresceranno vigorosamente durante la stagione e produrranno i propri piccoli tuberi entro l’autunno, pronti per essere conservati per l’anno successivo.
La pre-germinazione dei tuberi
La pre-germinazione, o “risveglio” anticipato dei tuberi, è una tecnica che consente di anticipare la stagione di crescita delle dalie e ottenere fioriture più precoci. Questo processo viene solitamente avviato circa 4-6 settimane prima della data prevista per l’ultima gelata primaverile. Consiste nel posizionare i tuberi dormienti in un ambiente controllato, caldo e luminoso, per stimolare l’emissione dei germogli prima della messa a dimora definitiva in giardino. Questo dà alle piante un notevole vantaggio, permettendo loro di iniziare la crescita attiva non appena vengono trasferite all’esterno.
Per avviare la pre-germinazione, i tuberi vengono estratti dalla loro conservazione invernale e posizionati in vassoi o cassette poco profonde. Si possono adagiare su uno strato leggero di terriccio universale o compost leggermente umido, lasciando esposta la parte superiore della corona dove si trovano le gemme. È importante non interrare completamente i tuberi in questa fase, per evitare il rischio di marciumi. I vassoi vanno quindi collocati in un luogo con una buona illuminazione, come una serra, una veranda o vicino a una finestra luminosa, e a una temperatura costante di circa 18-20°C.
Durante il processo di pre-germinazione, il substrato deve essere mantenuto appena umido, nebulizzando acqua solo quando necessario. Un’eccessiva irrigazione è il nemico principale in questa fase delicata e può causare il marciume dei tuberi prima ancora che abbiano avuto la possibilità di germogliare. Nel giro di un paio di settimane, si dovrebbero iniziare a vedere le gemme gonfiarsi e svilupparsi in piccoli germogli verdi o rossastri. Questo è anche il momento ideale per procedere con la divisione dei tuberi, poiché le gemme attive sono chiaramente visibili e facili da distribuire tra le varie sezioni.
Una volta che i germogli hanno raggiunto qualche centimetro di altezza e il clima esterno si è stabilizzato, i tuberi pre-germogliati sono pronti per essere piantati in giardino. Questa tecnica non solo accelera l’inizio della fioritura, ma permette anche di selezionare i tuberi più vitali e di scartare quelli che non mostrano segni di germinazione, ottimizzando così lo spazio e le risorse. Inoltre, le piante che partono con un vantaggio vegetativo sono spesso più robuste e resistenti alle avversità iniziali, come gli attacchi di lumache e altri parassiti dei giovani germogli.
