Share

La messa a dimora e la propagazione del crespino giapponese

La messa a dimora del crespino giapponese è un processo relativamente semplice, ma che richiede alcune attenzioni per garantire alla pianta un inizio di vita ottimale nel nuovo ambiente. Il successo a lungo termine di questo arbusto dipende in gran parte da una corretta preparazione del sito e da una tecnica di impianto adeguata. Il periodo migliore per piantare il Berberis thunbergii è l’autunno o l’inizio della primavera. La messa a dimora autunnale permette alla pianta di sviluppare un buon apparato radicale prima dell’arrivo del caldo estivo, sfruttando le temperature del suolo ancora miti e le piogge stagionali. La piantagione primaverile è altrettanto valida, ma richiederà un’attenzione maggiore all’irrigazione durante la prima estate per evitare stress idrici.

Prima di procedere con l’impianto, è essenziale scegliere la posizione giusta. Come già accennato, il crespino giapponese predilige il pieno sole per sviluppare al meglio i colori vivaci del suo fogliame, ma tollera anche la mezz’ombra. Il fattore più critico è il drenaggio del terreno: bisogna evitare assolutamente le zone soggette a ristagni d’acqua. Una volta scelta la posizione, è necessario preparare la buca d’impianto, che dovrebbe avere un diametro circa doppio rispetto a quello del contenitore della pianta e una profondità uguale. Questo permette alle radici di espandersi facilmente nel terreno circostante, favorendo un rapido attecchimento.

Al momento dell’impianto, estrarre con delicatezza la pianta dal suo contenitore, cercando di non danneggiare il pane di terra. Se le radici appaiono molto compatte e avvolte su se stesse (spiralizzate), è importante allentarle delicatamente con le mani o con un piccolo rastrello per incoraggiarle a crescere verso l’esterno. Posizionare la pianta al centro della buca, assicurandosi che il colletto (il punto di transizione tra il fusto e le radici) sia a livello o leggermente al di sopra del terreno circostante. Riempire la buca con il terreno precedentemente scavato, compattandolo leggermente con le mani per eliminare le sacche d’aria.

Dopo aver riempito la buca, è fondamentale irrigare abbondantemente. Questa prima annaffiatura è cruciale perché aiuta a stabilizzare il terreno attorno alle radici e a eliminare eventuali sacche d’aria residue. Creare un piccolo anello di terra attorno al perimetro della zona di impianto può aiutare a trattenere l’acqua e a dirigerla verso l’apparato radicale. Per le settimane successive, sarà necessario mantenere il terreno costantemente umido, ma non inzuppato, per supportare la pianta durante la fase di attecchimento e stimolare la crescita di nuove radici.

Propagazione per talea

La propagazione per talea è uno dei metodi più efficaci e comuni per moltiplicare il crespino giapponese, permettendo di ottenere nuove piante geneticamente identiche alla pianta madre. Il periodo migliore per prelevare le talee è l’estate, da giugno a settembre, utilizzando i getti dell’anno che hanno iniziato a lignificare ma sono ancora flessibili, le cosiddette talee semi-legnose. Scegliere rami sani e vigorosi, privi di segni di malattie o parassiti, per massimizzare le possibilità di successo. Utilizzare sempre attrezzi da taglio puliti e affilati, come cesoie o un coltello, per evitare di danneggiare i tessuti della pianta.

Per preparare le talee, prelevare sezioni di ramo lunghe circa 10-15 centimetri. Il taglio inferiore dovrebbe essere effettuato appena sotto un nodo (il punto in cui crescono le foglie), poiché è da qui che si svilupperanno le radici. Rimuovere le foglie dalla metà inferiore della talea per ridurre la traspirazione e prevenire marciumi, lasciando solo 2-4 foglie nella parte superiore. Se le foglie rimanenti sono molto grandi, possono essere tagliate a metà per ridurre ulteriormente la perdita di acqua.

L’uso di un ormone radicante in polvere o in gel può aumentare notevolmente la percentuale di successo. Immergere la base della talea nell’ormone, scuotendo via l’eccesso. Successivamente, inserire le talee per circa un terzo della loro lunghezza in un substrato leggero e ben drenato, come una miscela di torba e perlite o sabbia in parti uguali. Il substrato deve essere mantenuto costantemente umido, ma non fradicio. È importante compattare leggermente il terriccio attorno alla base di ogni talea per garantire un buon contatto.

Per creare un ambiente umido favorevole alla radicazione, coprire il vaso o il vassoio con un sacchetto di plastica trasparente o con un coperchio di plastica, assicurandosi che non tocchi le foglie. Posizionare le talee in un luogo luminoso ma al riparo dalla luce solare diretta, che potrebbe surriscaldarle e farle seccare. L’aerazione periodica, rimuovendo la copertura per circa un’ora al giorno, aiuta a prevenire la formazione di muffe. La radicazione richiede generalmente dalle 4 alle 8 settimane; una leggera resistenza tirando delicatamente la talea indica che le radici si sono formate.

Propagazione da seme

La propagazione del crespino giapponese da seme è un processo più lungo e meno prevedibile rispetto alla talea, ma può essere un’esperienza gratificante. Le piante nate da seme potrebbero non mantenere le caratteristiche esatte della pianta madre, specialmente nel caso di cultivar specifiche, potendo dare origine a interessanti variazioni. I semi si trovano all’interno delle bacche rosse che maturano in autunno. Raccogliere le bacche quando sono completamente mature, di un colore rosso vivo, e procedere all’estrazione dei semi.

Per estrarre i semi, schiacciare le bacche e mettere la polpa in un contenitore con acqua. La polpa e le bacche vuote galleggeranno, mentre i semi vitali si depositeranno sul fondo. Raccogliere i semi, sciacquarli bene per rimuovere ogni residuo di polpa, che potrebbe contenere inibitori della germinazione, e lasciarli asciugare su un foglio di carta assorbente in un luogo fresco e asciutto. I semi di Berberis thunbergii richiedono un periodo di stratificazione a freddo per poter germinare.

La stratificazione a freddo simula le condizioni invernali che i semi sperimenterebbero in natura, interrompendone la dormienza. Per stratificare i semi, mescolarli con un substrato leggermente umido come torba, sabbia o vermiculite, e riporre il tutto in un sacchetto di plastica sigillato in frigorifero (non nel congelatore) per un periodo di circa 2-3 mesi. È importante controllare periodicamente che il substrato non si secchi. Al termine del periodo di stratificazione, i semi sono pronti per essere seminati.

Seminare i semi in primavera in vassoi o vasi riempiti con un terriccio da semina di buona qualità. Spargere i semi sulla superficie e coprirli con un sottile strato di terriccio o sabbia fine. Mantenere il substrato costantemente umido e posizionare i contenitori in un luogo caldo e luminoso. La germinazione può essere lenta e irregolare. Una volta che le piantine hanno sviluppato alcune foglie vere e sono abbastanza grandi da essere maneggiate, possono essere trapiantate in vasi individuali per continuare la crescita prima di essere messe a dimora in giardino.

Divisione dei cespi

La divisione dei cespi è un metodo di propagazione meno comune per il crespino giapponese, ma può essere utilizzato su piante mature che hanno sviluppato una base ampia con più fusti. Questa tecnica non solo permette di ottenere nuove piante, ma serve anche a ringiovanire e a controllare le dimensioni di un cespuglio esistente che è diventato troppo grande o denso. Il momento migliore per eseguire la divisione è la fine dell’autunno, dopo la caduta delle foglie, o l’inizio della primavera, prima che inizi la nuova crescita.

Per dividere la pianta, è necessario prima di tutto dissotterrare l’intero cespuglio con attenzione, cercando di preservare il maggior numero possibile di radici. Utilizzare una vanga o una forca da giardino per scavare un cerchio ampio attorno alla base della pianta e sollevare con cautela la zolla di terra. Una volta estratta la pianta dal terreno, scuotere via la terra in eccesso per esporre la struttura del colletto e dell’apparato radicale, rendendo più facile individuare i punti di divisione naturali.

Con un coltello affilato e robusto, una sega o una vanga affilata, dividere il cespo in due o più sezioni. Ogni sezione deve avere una buona porzione di radici sane e almeno uno o più fusti vigorosi. È importante fare dei tagli netti e decisi per ridurre al minimo i danni ai tessuti della pianta. Scartare eventuali parti vecchie, legnose o danneggiate al centro del cespo, conservando solo le divisioni più giovani e sane provenienti dalla parte esterna della zolla.

Una volta ottenute le divisioni, procedere immediatamente alla loro messa a dimora, seguendo le stesse indicazioni fornite per la piantagione di un nuovo esemplare. Potare leggermente la parte aerea di ogni divisione può aiutare a ridurre lo stress da trapianto, bilanciando la chioma con l’apparato radicale ridotto. Dopo l’impianto, annaffiare abbondantemente e mantenere il terreno umido nelle settimane successive per favorire un rapido attecchimento e la ripresa vegetativa delle nuove piante.

Potrebbe anche piacerti